Dopo oltre cinquant’anni dall’ultima missione Apollo, gli Stati Uniti tenteranno il prossimo 25 gennaio di ‘tornare’ sulla Luna con una missione portata a compimento da una compagnia privata
Il velivolo spaziale, di nome Peregrine, non trasporterà nessun essere umano a bordo, ma cinque strumenti scientifici della Nasa per studiare l’ambiente lunare in preparazione delle missioni con equipaggio Artemide, che invece nel 2025 dovrebbe riportare l’uomo a passeggiare sul suolo lunare.
Il nome della missione rappresenta una scelta decisamente evocativa. Nella mitologia greca, infatti, Artemide era la dea della caccia e della Luna, nonché sorella del dio Apollo. Già, proprio quell’Apollo che diede il nome al mitico programma spaziale che nel 1969 portò l’uomo sul nostro satellite per la prima volta.
“Un piccolo passo per [un] uomo, un grande balzo per l’umanità!”. L’iconica frase pronunciata alle 20:17:40 del 20 luglio 1969 dall’astronauta Neil Armstrong che, insieme a Buzz Aldrin, si era staccato dall‘Apollo 11 con il famigerato modulo lunare Eagle per l’allunaggio, prima di posare il primo piede di un uomo sulla superficie del nostro satellite. Sono passati più di 50 anni e anche se l’avventura spaziale è continuata, siamo andati a scoprire Marte con dei piccoli robot, abbiamo sognato per anni con lo Shuttle e ora c’è la Stazione orbitante ISS intorno alla Terra che ospita di continuo astronauti di tutte le nazionalità, mai più siamo tornati sulla Luna. Ma adesso la NASA ha deciso che è tempo di tornare, infatti gli Stati Uniti tenteranno il prossimo 25 gennaio di raggiungere di nuovo il nostro satellite. Questo è quanto ha annunciato John Thornton, amministratore delegato della società americana Astrobotic, che potrebbe diventare la prima compagnia privata a realizzare questa impresa. “Quello che stiamo cercando di fare è tentare un decollo e un atterraggio sulla superficie della Luna per una frazione di quanto costerebbe altrimenti”, ha detto in una conferenza stampa il capo dell’azienda, con sede a Pittsburgh, negli Stati Uniti orientali. “Solo circa la metà delle missioni effettuate sulla superficie della Luna hanno avuto successo”, ha affermato.
Il decollo è previsto per il 24 dicembre dalla Florida a bordo del volo inaugurale del nuovo razzo del gruppo industriale ULA, denominato Vulcan Centaur. La sonda impiegherà quindi alcuni giorni per raggiungere l’orbita lunare, ma dovrà attendere fino al 25 gennaio prima di tentare l’atterraggio, in modo che ci siano le condizioni di luce nella posizione target, ha spiegato sempre John Thornton. La discesa sarà effettuata in autonomia, senza intervento umano, ma sarà monitorata dal centro di controllo della compagnia. A bordo del lander Peregrine ci saranno 21 carichi utili della NASA, governi, università e aziende, provenienti da sette paesi diversi, tra cui un sistema di spettrometro a neutroni, che avrà il compito di individuare segni di ghiaccio d’acqua vicino alla superficie lunare, esaminando la composizione del suolo, e uno spettrometro a trasferimento di energia lineare, che invece raccoglierà informazioni sulla radioattività sulla stessa superficie. Il lander lunare è stato consegnato in sicurezza a Cape Canaveral, in Florida, in attesa della data di lancio del 24 dicembre 2023.
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