Amazon, questo servizio è sempre stato gratis: d’ora in poi saremo costretti a pagarlo

Amazon offre un pacchetto di servizi che abbiamo sempre ottenuto in maniera del tutto gratuita ma la situazione sta per cambiare.

Il 2024 sarà sicuramente l’anno in cui gli utenti saranno costretti a pagare per alcune tipologie di servizio offerte in precedenza in maniera del tutto gratuita. Le notizie che trapelano in questi giorni non sono affatto positive, in termini soprattutto di spesa, perché di fatto sarà necessario spendere soldi non previsti.

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Il servizio di Amazon che diventa a pagamento- (Cityrumors.it)

Non uno ma diversi campi di Amazon diventano a pagamento e questo potrebbe aprire la strada a una linea di questo tipo che intercetti anche altre aziende. Se l’e-commerce numero uno al mondo impone servizi a pagamento, perché non dovrebbero farlo anche quelli minori che hanno voci di spesa ben diverse?

Amazon, arriva il servizio a pagamento

Qui si apre un mondo e forse è proprio questo a preoccupare maggiormente, l’inizio di quello che potrebbe essere il futuro. Oggi infatti siamo abituati ai cambi gratuiti di Amazon, ai resi senza problemi e praticamente infiniti, a poter restituire i prodotti di Zalando dopo tantissime settimane.

Amazon servizio gratis
Amazon a pagamento- (Cityrumors.it)

La linea di questi anni è sempre stata offrire al cliente tutto ciò che non avrebbe potuto ottenere altrove quindi flessibilità, possibilità, comodità. La questione però sta per cambiare, prima la notizia di Amazon che vuole interrompere i resi gratuiti, per evitare l’acquisto folle di prodotti che vengono aperti e inviati nuovamente all’azienda che poi, nella maggior parte dei casi, li rivende come “usato” perdendo quindi parte del loro valore.

Non tutti ricorderanno che questa strategia del pagamento non è del tutto nuova, Amazon ci ha già provato qualche anno fa. Il reso e il cambio erano gratuiti solo se c’erano problemi con il prodotto, per il resto quindi l’utente era tenuto a farsi carico almeno dei costi del corriere. Questo per scoraggiare appunto la questione. Poi però le cose sono nuovamente cambiate perché i clienti sapevano bene come aggirare il problema, bastava solo selezionare la motivazione giusta e il reso era gratuito.

Ora si torna a parlare della novità ma non è chiaro quando e se diventerà effettiva e come sarà impostata. Se un prodotto arriva e non è di gradimento o non risponde alla descrizione bisognerà pagare? Rischia di aprire un problema senza fine che potrebbe anche avere un impatto proprio su Amazon come colosso.

Ma le novità non finiscono mai perché un’altra notizia in questi termini è l’idea di Amazon di far pagare per utilizzare Alexa. Lo strumento che piace a tutti perché costa poco ed è anche simpatico e facile da utilizzare. Prima la musica a pagamento, poi la riduzione dei servizi e ora addirittura l’obbligo all’abbonamento.

Secondo le voci il programma Plus verrà lanciato entro il 30 giugno 2024. La notizia è particolare perché forse si potrà integrare Alexa con l’Intelligenza artificiale, quindi sarà uno strumento completo ma anche molto ricco. In quel caso forse pagare un abbonamento avrà anche senso ma la questione qui sarà tutta nel capire se sarà possibile effettivamente continuare ad utilizzarla gratis e cosa comprenderà l’abbonamento base.

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