La missione SLIM dell’Agenzia spaziale giapponese ha raggiunto il suolo lunare, aggiungendo il Giappone alla lista molto ristretta di paesi che hanno tentato un atterraggio controllato sulla Luna
Il lander giapponese è sulla Luna con la missione Slim, “Smart lander for investigation moon”. Dopo una discesa durata 20 minuti, il lander ha completato il suo atterraggio. E’ quanto indicano i dati della telemetri, ma l’Agenzia spaziale giapponese Jaxa si prende ancora del tempo per ulteriori controlli sulle condizioni dello stesso velivolo in quanto sembrerebbero essere emersi dei problemi ai pannelli per l’energia solare.
Una missione molto particolare quella dell’agenzia spaziale giapponese. SLIM infatti tenterà di raggiungere un cratere dove si ritiene che il mantello della Luna, cioè lo strato al di sotto della crosta lunare, sia accessibile in superficie. “Le rocce di quell’area sono cruciali nella ricerca delle origini della Luna e della Terra. Ecco perché vogliamo atterrare proprio in quel punto”, ha spiegato Tomokatsu Morota, professore associato presso l’Università di Tokyo, specializzato in esplorazione lunare e planetaria.
Anche il Giappone è arrivato sulla luna. E’ atterrato ieri infatti il piccolo lander Slim che ha portato, quinto paese a riuscirci dopo Stati Uniti, Unione Sovietica, India e Cina, per la prima volta il paese del Sol Levante sul nostro satellite. Slim, acronimo per Smart Lander for Investigating Moon, è stato soprannominato “il cecchino della Luna’”. Il lander, infatti, è progettato per un atterraggio di precisione senza precedenti, puntando a un’area di circa 100 metri, invece dei diversi chilometri solitamente necessari, una precisione essenziale per la ricerca di acqua e di altri fattori che potrebbero sostenere la vita sulla Luna. Il successo ripagherebbe il Giappone degli sforzi fatti, dopo due missioni fallite: la sonda Omenotashi, lanciata nel 2022 come parte del programma Artemis 1 della Nasa, e quella della startup privata iSpace, che si è schiantata sul nostro satellite lo scorso anno.
Un momento di grande traffico nello spazio, infatti oltre alla missioni Slim dell’agenzia spaziale giapponese, ieri c’è stato anche l’aggancio perfettamente riuscito della capsula Crew Dragon Freedom della missione spaziale Ax-3 con a bordo 4 astronauti tra cui il colonnello dell’Aeronautica militare italiana Walter Villadei, pilota della missione. Missioni queste perfettamente riuscite, mentre non si hanno più notizie di “Peregrine” il veicolo privato, lanciato l’8 dicembre dall’azienda americana Astrobotic, che ha fatto perdere il segnale quando si trovava a meno di 50.000 chilometri dalla Terra, mentre stava proseguendo il suo rientro controllato secondo la traiettoria prevista.
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