L’ultimo aggiornamento dell’App IO risolve più di un fastidioso ostacolo e soddisfa finalmente alcune richieste dei cittadini.
Persi in infinite cose da fare in questa vita un po’ smart un po’ tech, non ci rendiamo conto di quanto è importante aggiornare le nostre applicazioni, soprattutto quelle che utilizziamo di più, ma anche quelle di servizio.
App IO è una di queste: magari non la utilizziamo tutti i giorni. Ma, oltre a essere un tassello importante della digitalizzazione del Paese, è un punto centrale di accesso a molti servizi della Pubblica Amministrazione. È vero, a breve cambierà, sarà più simile a un wallet, un portafoglio dove tenere carte di ogni sorta, compresa quella d’identità, ma nel frattempo con l’ultimo aggiornamento ci sono quattro novità molto rilevanti, che vanno al di là delle classiche soluzione dei bug e soddisfano alcune richieste che i cittadini chiedevano da tempo.
Quattro le grandi novità introdotte con l’ultimo update dell’App IO, dunque. La prima riguarda le notifiche via mail, un’introduzione importante per la privacy dei cittadini: ci permette di venire a conoscenza più facilmente di eventuali accessi abusivi. La seconda va inquadrata nella correzione dei refusi e il miglioramento del linguaggio su determinate pagine.
App IO, arrivederci fastidioso login: almeno per un anno siamo apposto, tranquilli e soprattutto sicuri
La terza è probabilmente la più importante si focalizza sulla sicurezza: è l’aggiunta di una funzionalità facoltativa e sperimentale che permette all’utente di autenticarsi senza dovere inserire ogni volta le credenziali Spid o Cie. Per un anno (continuità) non ci sarà bisogno di loggarsi ogni volta per entrare nell’App IO, l’accesso si potrà effettuare utilizzando l’impronta digitale o il codice di sblocco.
Una svolta, almeno per i prossimi dodici mesi, dopo i quali ci si dovrà di nuovo loggare con lo Spid o la carta d’identità digitale (CIE). Nota bene, però: è un’opzione facoltativa, nel senso che durante il login basterà selezionare “Continua con l’accesso rapido“, ma nulla ci vieta di continuare con il classico accesso utilizzato in questi anni.
Last but not least la quarta novità: nel caso in cui perdiamo lo smartphone o abbiamo il timore che la nostra sicurezza sia stata compromessa, collegandoci al sito ufficiale è possibile bloccare il servizio. Si vola così, dunque, verso la fatidica data del 30 giugno, quando l’App IO diventerà un vero e proprio portafoglio digitale, un wallet dove conservare online tutti i documenti che ci richiede la Pubblica Amministrazione: oltre la carta d’identità digitale (CIE), anche la patente, perfino la tessera sanitaria e la scheda elettorale.