Arriva la conferma ufficiale, gli smartphone effettivamente ci ascoltano: non è suggestione quindi bisogna tutelarsi adeguatamente.
Negli anni si è sempre parlato di questa probabilità, molti temevano di essere ascoltati dai propri dispositivi elettronici che sembravano proporre delle pubblicità così personalizzate, anche su cose non ricercate in precedenza, da spingere gli utenti a credere che fosse possibile essere spiati.
Molti però hanno anche sempre parlato di congetture, ipotesi, idee ma nulla che fosse mai stato dimostrato, almeno fino ad oggi. A quanto pare, invece, c’è ora la conferma ufficiale di quello che era un sospetto radicato nel tempo e che ormai era così palese da non poter più essere negato.
Lo smartphone ci spia: come tutelarsi
Sappiamo tutti che i dispositivi elettronici, tecnologici, innovativi sono veramente straordinari ma sono anche un punto di accesso alla nostra privacy. Hanno, infatti, microfoni, videocamere, strumenti che possono attivarsi anche in maniera secondaria. Il pericolo può sorgere da attacchi esterni che prendano in qualche modo il sopravvento, che non riguardano l’uso che facciamo dell’apparecchio e che invadano la sfera privata della persona. Ma anche dal nostro operato, dalla gestione di dati e contenuti, dalla poca attenzione ad eventuali rischi.
In generale sono stati fatti passi avanti: quando la telecamera o il microfono si attivano ora c’è un apposito segnale che compare sullo schermo, proprio per sollecitare la persona e far presente che viene ripresa o registrata. Ma cosa accade se c’è qualcuno o qualche app che lo fa in automatico, a cui magari abbiamo anche dato il permesso? Quando vengono installate ora infatti app esterne, viene sempre richiesto di poter accedere a posizione, microfono, videocamera. Le impostazioni sono diverse, si può optare per l’attivazione durante l’uso, sempre, mai. Una volta che il permesso è accordato, ad esempio scegliendo sempre, l’app ha la facoltà di farlo.
Occorre quindi tutelarsi in automatico per poter essere protetti. Bisogna modificare le impostazioni manualmente dalle app, andando ad effettuare la concessione solo mentre si usa l’app. Oppure, se si tratta di uno strumento che non ha motivo di connettersi a videocamera e audio, cliccare su mai. Questo passaggio è importante perché risulta a tutela della persona e della sua privacy. Siamo così abituati a cliccare subito su accetta che non prendiamo più correttamente visione di quanto ci viene detto. Dopo sorprendersi è inutile: se si accettano determinate condizioni senza rifletterci a fondo, non si può pensare che sia strano che questa faccia quello per cui è autorizzata. Quindi bisogna porre massima attenzione e anche notare usi insoliti della batteria.