La navigazione in incognito di Google non è sicura quanto si possa immaginare: i cambiamenti che lasciano perplessi gli utenti.
Viste le tematiche attuali, si può parlare anche in questo caso di un “errore di comunicazione”, o più banalmente di una tecnica sottile per far credere agli utenti di navigare in maniera totalmente ‘nascosta’. Questo, quando in realtà le indicazioni, seppur svincolanti, indicano tutt’altro.
Non è ben chiaro quello che è successo, ma ad essere certo è il caso di milioni di utenti che oltre tre anni fa avevano denunciato Google. Il motivo di queste accuse deriva dal fatto che i dati di navigazione vengono ugualmente raccolti dopo aver attivato la modalità Incognito di Chrome.
A tal proposito, a fine dicembre 2023, Google ha evitato un processo raggiungendo un accordo extragiudiziale e accettando di pagare un risarcimento di 5 miliardi di dollari. La controversia riguardava la modalità Incognito di Chrome, accusata dagli utenti di non impedire la raccolta di dati durante la navigazione. Tuttavia, questo cambiamento nel processo non sembra in alcun modo soddisfare gli utenti, ma li rende tuttora perplessi.
Google e la navigazione in incognito: la nuova schermata che informa gli utenti
A seguito di un susseguirsi di lamentele, e nonostante Google avesse sottolineato che i siti web possono comunque tracciare l’attività online in modalità Incognito, una class action aveva ottenuto il via libera dalla giudice Lucy Koh. L’accordo comune è stato stipulato per evitare il processo, ma i dettagli verranno forniti entro fine febbraio. Nel frattempo la schermata della modalità Incognito è stata modificata. Questo per specificare (in maniera chiara e trasparente), che attivarla non cambia il modo in cui i dati vengono raccolti dai siti web, incluso Google.
In pratica, per evitare problemi legati ad eventuali fraintendimenti, Google ha scelto bene di cambiare le parole all’interno della schermata nera, quella che da il ‘benvenuto’ alla modalità in incognito di Chrome. Attualmente, l’avviso mostrato dal browser attivando la modalità Incognito di Google Chrome è quello indicato nella foto, mentre quello nella versione Canary 122.0.6251.0 indica testuali parole:
“Sei passato alla navigazione in incognito. Gli altri che utilizzano questo dispositivo non vedranno la tua attività, quindi potrai navigare in modo più privato. Ciò non modificherà il modo in cui i dati vengono raccolti dai siti web visitati e dai servizi che utilizzano, incluso Google. I download, i segnalibri e gli elementi dell’elenco di lettura verranno salvati”.
Insomma, la funzione ora è più chiara. Inanzitutto, chiarisce che l’attivazione della modalità Incognito non cambia il modo in cui i dati vengono raccolti. Questo spazia dai siti web visitati e dai servizi utilizzati, incluso Google. In conclusione, navigare in incognito non cambia pressoché nulla, se non che tali dati non vengono registrati nella cronologia.