Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto uno degli esperti in materia dell’IA, Sam Altman
A partecipare al Forum di Davos non poteva non mancare Sam Altman. Per chi non lo conoscesse il 39enne è considerato una delle figure più importanti per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale. Le sue dichiarazioni non sono assolutamente passate inosservate. Tanto è vero che ha voluto, ancora una volta, cercare di convincere tutti i Paesi a puntare fortemente sull’AI. Anche se, a dire il vero, non tutti in questo momento sono propensi e d’accordo su questo.
Tanto è vero che il CEO di OpenAi ne ha parlato in una intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘ in cui ha voluto fare il punto della situazione su questa vicenda. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Non sarà più l’intelligenza a rendere noi uomini unici, l’Intelligenza Artificiale sarà molto più intelligente di noi“. Come annunciato in precedenza, però, la voglia di dare una accelerata sull’AI non trova d’accordo in molti.
IA, Altman pronto a migliorarla sempre di più
Proprio nel forum di Davos si è discusso, a lungo, sui possibili rischi e gli impatti che può fornire l’Intelligenza Artificiale. Uno dei temi principali che non riguardano solamente l’economia, ma anche il mondo del lavoro e della società. Altman è una delle figure chiave in questo settore dopo essere stato, per anni, direttore di YCombinator. Nel corso dell’intervista ha precisato che, molto probabilmente, Davos non è considerato l’ambiente giusto dove poter esprimere i suoi pensieri.
Allo stesso tempo, però, ribadisce il fatto che bisogna partecipare alle discussioni per fare chiarezza su questo importante argomento. Proprio nei confronti dell’Europa il 39enne invita tutti a non incatenare questo importante progetto, ma di avere un approccio meno restrittivo e concentrarsi solamente sui rischi significativi. Il suo obiettivo è quello di proporre una cooperazione internazionale come le ispezioni nucleari.
Allo stesso tempo sa benissimo che l’IA può essere considerato un “problema” in vista delle prossime elezioni europee. L’obiettivo, quindi, è quello di affrontare i rischi imminenti che può provocare tutto ciò. Ci ha tenuto a precisare che la partnership con la Microsoft continuerà ad andare avanti. In conclusione ci ha tenuto ad esprimere della sua positività in merito all’evoluzione dell’IA. Magari cercando anche di migliorarla passo dopo passo.
Anche perché un altro tassello da raggiungere riguarda quello di migliorare la prossima versione di GPT che punta a potenziare l’intelligenza ed a progredire in maniera incrementale. Anche se considera l’essenza umana irraggiungibile rispetto a tutto questo.