Intelligenza artificiale, ristoranti pronti al grande cambiamento: tutto quello che serve sapere e le novità
Non ci sono più dubbi, oramai anche i ristoranti si sono “adeguati” alla tecnologia. Lo si capisce soprattutto dai menù. Quelli cartacei, oramai, sono sempre in minoranza rispetto a quello digitale. Per non parlare di una prenotazione: vecchi tempi quelle delle chiamate, ora con qualche “click” è tutto fatto. Per molti si tratta di un passaggio positivo, altri negativo. Fatto sta, però, che il cambiamento si sta verificando anche in questo settore.
Altro che una moda (come ipotizzava qualcuno all’inizio). L’intelligenza artificiale, oramai, sta prendendo sempre di più il sopravvento. Non è assolutamente da escludere, a questo punto, che in un prossimo futuro potremo dialogare anche con un assistente virtuale che possa conoscere le nostre intolleranze alimentari oppure i nostri gusti. Ovviamente dopo aver fornito le nostre informazioni dopo essere stati in quel locale.
Anche perché i cuochi e camerieri “robot” non sono solamente un (triste?) sogno, ma già realtà. Importanti novità arrivano direttamente da “Tecnologia in ristorazione – Scenari e opportunità” a cura dell’Osservatorio Ristorazione dove 7/10 ristoranti proveranno a potenziare, quest’anno, l’utilizzo dell’IA. In che modo? Con il chatbot e strumenti generativi. Il primo tende a simulare ed elaborare le conversazioni umane scritte o parlate mentre a seconda propone contenuti sul gusto dei clienti.
Non solo in cucina, ma anche in sala l’utilizzo della tecnologia si diffonde sempre di più. Per le prenotazioni viene utilizzate l’app “Plateform“. Tra l’altro già utilizzata da più di 2mila attività nel nostro Paese. Soprattutto sulla community dell’agenzia RistoratoreTop composta da più di 13mila imprenditori. Oramai non ci sono più dubbi sul fatto che, in futuro, venga seguita questo tipo di linea.
Gli ultimi sondaggi parlano fin troppo chiaro: l’84% dei ristoratori utilizza strumenti tecnologici in sala. Mentre il 9% utilizza sistemi di self order. In questo modo si va a risolvere il problema del reperimento di personale ai tavoli. I ristoratori che utilizzano tecnologia in cucina sono il 77%. Per un ristoratore su due questi strumenti consentono di far risparmiare allo staff fino a 20 ore di lavoro a settimana.
Uno strumento “artificiale” che ha avuto un grande successo nel 2023. Tanto è vero che è stato denominato come l’anno della “diffusione capillare dell’intelligenza artificiale“. Il 78% dei ristoratori gli ha utilizzati per velocizzare o migliorare la stesura di testi, tra contenuti social, email e app di messaggistica. Il 95% degli intervistati ricorre ad azioni di marketing digitale. I social media (91%) sono lo strumento più utilizzato, poi le piattaforme per le prenotazioni (73%) e WhatsApp Business (60%).
Quali sono i vantaggi del menu digitali? Un servizio più veloce e con meno errori, più facilità nelle ordinazioni e aumento dei piatti ordinati e quindi dello scontrino medio. Per il 44% dei 10mila ristoranti l’addio al cartaceo ha semplificato il processo dell’ordinazione.
L’assegno di reversibilità può essere percepito dai nipoti del titolare? In quali casi l’Inps procede…
Conto corrente cointestato, quando scatta l’imposta di bollo? Tutto quello che c’è da sapere sulla…
Bonus tredicesima INPS, c'è una informazione non di poco conto che riguarda tutti i pensionati.…
L'ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica italiana è duro nei confronti della Corte: "Non c'è…
Crescono i beneficiari dei premi di produttività, con un valore medio annuo di oltre 1.500…
Dopo aver depositato il ricorso in Cassazione, adesso l'avvocato Schembri prepara un'altra battaglia: "Per tutti…