Dopo averlo già rinviato a gennaio, l’azienda di stato ha confermato che il passaggio al nuovo digitale avverrà a settembre
Arriva la nuova data per l’inizio dello switch off verso DVB-T2: Rai e Ministero infatti avrebbero concordato come data del passaggio il 1 settembre 2024, subito dopo Olimpiadi di Parigi ed Europei di calcio in Germania. Così da scongiurare le lamentele di chi non dispone apparecchi compatibili DVB-T2 HEVC a 10 bit, la nuova tecnologia che li renderà purtroppo obsoleti.
La sigla DVB T-2 si riferisce alla tecnologia utilizzata per la trasmissione del nuovo digitale terrestre, mentre HEVC, come abbiamo visto, è lo standard di codifica. Insieme formano le due nuove tecnologie utilizzate per il digitale terrestre di nuova generazione.
Una volta le Olimpiadi riuscivano a fermare per la durata delle gare anche le guerre, oggi si limitano a rinviare una transizione tecnologica che potrebbe mettere in difficoltà una buona fetta di telespettatori che rimarrebbero tagliati fuori dalla visione delle gare in programma. Le Olimpiadi di Parigi, in programma da metà luglio a metà agosto, ma anche gli europei di calcio di luglio in Germania, dove la Nazionale italiana di Spalletti sarà chiamata a difendere il titolo conquistato nel 2021 a Wembley, hanno infatti convinto la Rai, insieme al Ministero delle Telecomunicazioni, a rinviare l’atteso switch off del digitale terrestre. Inizialmente previsto con il primo giorno del 2024, il nuovo sistema di trasmissione televisiva è stato definitivamente spostato a settembre prossimo, un modo per permettere a tutti gli italiani, che ancora non lo avessero fatto, di adeguarsi con l’acquisto di apparecchi televisivi di ultima generazione compatibili con il nuovo sistema di digitale terrestre.
Le cose sul piccolo schermo sono iniziate a cambiare l’8 marzo 2022, da quando la stragrande maggioranza dei canali tv del digitale terrestre è stata trasmessa solo in HD, ossia in alta definizione grazie alla codifica MPEG-4: si era trattato di un passo preventivo che ha spianato la strada allo switch off definitivo, ossia lo spegnimento del vecchio segnale in favore del nuovo standard Dvb-T2, che usa appunto la codifica MPEG-4. Uno standard qualitativo più alto che permettere di trasmettere le immagini nel formato ultra HD, con una qualità nettamente superiore accoppiata a una qualità audio altrettanto elevata. Ora la decisione presa dall’azienda di stato sposta ancora in avanti questa deadline. Tra l’altro, la nuova data non fornisce comunque garanzie sull’effettivo passaggio al nuovo digitale: in più occasioni date stabilite dal ministero o dall’AgCom non sono state rispettate. Secondo le dichiarazioni del Ministro Urso infatti, la Rai sarebbe dovuta passare dal multiplex al DVB-T2 già lo scorso 10 gennaio, nonostante avesse espresso alcuni dubbi, principalmente legati alle complicazioni sulla sostituzione dei tv in concomitanza dei due eventi sportivi.
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