La nota piattaforma social, che ha dimezzato il suo valore dopo il cambio di proprietà, ha bisogno di monetizzare e ridurre così l’esposizione con le banche
X, il social network di proprietà di Elon Musk precedentemente conosciuto come Twitter, ha lanciato tre nuovi piani di abbonamento nel tentativo di generare entrate e limitare l’esposizione alle fluttuazioni del mercato. Una mossa già abbondantemente annunciata dalla nuova proprietà appena rilevata.
Il social network a pagamento non è una novità assoluta. Anche Meta, qualche mese fa, aveva aperto la stagione cosiddetta Premium in Europa. La holding di Zuckerberg offriva così agli utenti la possibilità di pagare un abbonamento mensile per utilizzare Facebook e Instagram senza pubblicità. In alternativa, si può sempre continuare a utilizzare questi servizi gratuitamente, visualizzando inserzioni pertinenti per loro.
Arriva la svolta annunciata dallo stesso proprietario, ma non ancora messa in pratica. Sulla scia degli altri social network che vanno per la maggiore, Facebook e Instagram, X, il nuovo nome imposto da Elon Musk, sarà a pagamento. O meglio, darà la possibilità, a chiunque volesse, di abbonarsi a tre differenti piani di abbonamento per non avere la pubblicità. Gli utenti ora possono scegliere tra tre opzioni a pagamento: il piano Basic (3 dollari al mese), il Premium (6 dollari, in precedenza noto come Blue), e il Premium+ (16 dollari). Quest’ultimo offre una maggiore visibilità per i post degli utenti, aumentando le possibilità che vengano letti e ricevano reazioni, oltre a rimuovere completamente la visualizzazione delle pubblicità. Stando alle ultime indiscrezioni, le cose non starebbero andando propriamente nel migliore dei modi per la nuova proprietà del social con l’uccellino, visto che imprenditore e soci stanno ancora cercando di trovare nuovi metodi di monetizzazione. Ecco perchè non sorprende, dunque, il lancio dei nuovi abbonamenti.
Per capire meglio come funzioneranno gli abbonamenti, l’opzione più economica, la Basic, include strumenti di editing di base, quindi la possibilità di correggere un messaggio o pubblicare video più lunghi e l’autenticazione a due fattori, oltre all’accesso alla modalità Reader, per consultare i post più lunghi “senza distrazioni”, ma non l’accesso agli strumenti per i creatori che permettono forme di remunerazione, né la famosa spunta blu. Questa si ottiene invece a partire dall’abbonamento Premium che nei mesi scorsi era stato lanciato in maniera frettolosa con il nome Blu. Proprio a causa di questa “confusione” con la spunta Blue, diversi inserzionisti pubblicitari non hanno più investito in X e il valore della società si è praticamente dimezzato, passando dai 44 miliardi di dollari di ottobre 2022, quando Musk l’ha acquistata, a 20 miliardi di dollari.
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