Privacy sullo smartphone, sei veramente al sicuro? Effettua questo controllo in pochi istanti, è l’unico che funziona

Siamo veramente certi che la privacy del nostro smartphone sia al sicuro? Per una verifica, esiste un trucco che richiede pochissimo tempo.

Il tema della privacy è, ormai, sempre più discusso. L’avvento di Internet e dei social media, in particolare, l’ha reso un argomento centrale per quanto riguarda la protezione dei dati personali degli utenti (evitando delle violazioni) e la tutela dei loro diritti. L’idea di poter essere “spiati” dai propri smartphone o di cadere vittime di raggiri da parte di hacker intenti ad impossessarsi di informazioni private mette ormai in allerta tantissimi utenti.

Come capire se la privacy dello smartphone è protetta
La nostra privacy è veramente al sicuro? Ecco quali controlli effettuare sul proprio smartphone – cityrumors.it

Quelle che in passato potevano sembrare delle semplici leggende, in tempi più recenti si sono dimostrate vere: i cellulari sono realmente in grado di ascoltare le nostre conversazioni, carpendo dati che vengono poi venduti ad aziende terze, impegnate nella realizzazione di pubblicità personalizzate. Si tratta di una strategia di marketing vera e propria, che sfrutta i vari permessi ai quali diamo la nostra approvazione per poter fare uso delle applicazioni.

Il nostro smartphone, inoltre, potrebbe essere preso di mira da malintenzionati decisi ad accedere ai dati sensibili che conserviamo. Le tecniche utilizzate dagli aggressori sono diverse e, navigando online, potrebbe capitare a chiunque di imbattersi in una delle loro “esche”. Per questi motivi, tanti utenti si domandano in che modo tutelare la propria privacy e come verificare di essere realmente al sicuro.

Smartphone, come accertarsi che la privacy sia al sicuro: tutti gli step da seguire

La conduttrice radiofonica ed esperta di tecnologia Kim Komando ha fornito una serie di utilissimi consigli per gli utenti. Chiunque voglia accertarsi che la sua privacy non sia in pericolo, potrà farlo affidandosi ad alcuni controlli da effettuare sul proprio smartphone e che richiedono pochissimo tempo. Il primo riguarda i sopracitati permessi concessi alle app.

Questi interessano soprattutto posizione, microfono e camera. L’ideale sarebbe autorizzare solamente le applicazioni più affidabili e strettamente necessarie. Per tutte le altre, è possibile gestire i permessi andando a modificare le impostazioni. Un altro aspetto fondamentale concerne la schermata di blocco: potrebbe sembrare un consiglio banale, ma si tratta di un’opzione che ci permette di impedire ad altre persone di accedere al nostro cellulare, garantendoci una maggiore protezione della privacy.

Come proteggere la nostra privacy
Controllare i permessi concessi alle applicazioni è fondamentale per mantenere al sicuro la propria privacy – cityrumors.it

Le possibilità di scelta sono diverse tra PIN, impronta digitale o riconoscimento del viso. Ciò che conta è attivare la funzione. Proseguendo, non bisogna tralasciare i sistemi ai quali è possibile fare ricorso per il trasferimento wireless di dati con altri dispositivi (AirDrop per gli utenti iOS e Quick Share per gli Android). Nonostante possano risultare molto utili per le nostre operazioni, questi potrebbero essere sfruttati anche da aggressori intenti ad accedere al dispositivo o a condividere spam.

Infine, Komando ha messo in guardia in merito al tracciamento dei nostri dati da parte dei cookie online. Questi ultimi appaiono ogni qualvolta effettuiamo una ricerca e sono in grado di raccogliere informazioni sulla nostra posizione, sull’indirizzo IP e sui siti che abbiamo visitato in precedenza. Per impedire che tutto ciò accada, gli utenti iOS dovranno accedere a Impostazioni > App e selezionare Safari.

A questo punto, basterà andare su Privacy e sicurezza e scegliere la voce Impedisci tracciamento tra siti. Da Android, invece, sarà necessario entrare su Chrome e fare tap sui tre puntini in alto a destra, per poi passare a Impostazioni > Privacy e sicurezza > Cookie di terza parti. Infine, si dovrà andare su Blocca cookie di terza parti.

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