Diventa legge l’obbligo per i produttori di bevande in bottiglia di lasciare attaccati i tappi in plastica una volta svitati per aprirle, una svolta nella lotta alla dispersione della plastica nell’ambiente
Tutto cominciò con le linguette di metallo per aprire le lattine che una volta alzate si staccavano e finivano regolarmente per essere gettate per terra. Poi arrivarono le multi confezioni sempre delle stesse bevande in lattina con gli anelli di plastica che le tenevano legate l’una con l’altra, i famosi six pack di ovvia matrice americana. Oggi è la volta dei tappi in plastica delle bottiglie a essere vincolati al collo della stessa da una precisa normativa che aiuterà il pianeta a combattere l’inquinamento marino e terrestre dalla materia plastica.
Dal 3 luglio entrerà in vigore una nuova normativa europea che prevede la vendita esclusiva di bottiglie di plastica con tappi progettati per rimanere attaccati al contenitore. Questa misura, definita “tappo solidale”, mira a ridurre la dispersione dei tappi nell’ambiente e si inserisce nel panorama della lotta contro l’inquinamento da plastica.
Cambiamento epocale
Solamente tra il 2010 e il 2020 si è riscontrato un incremento del 73 per cento della vendita nel settore dell’acqua in bottiglia nel mondo e si prevede un raddoppiamento delle vendite entro la fine del decennio. Questi milioni di bottiglie che vengono regolarmente aperte ogni giorno producono tonnellate di materiale plastico che, se non adeguatamente smaltito, potrebbe avere delle enormi ripercussioni sulla vita del nostro pianeta. Soprattutto i tappi di queste bottiglie costituivano il pericolo più grande. Dal tre luglio una nuova normativa europea renderà del tutto obbligatoria una norma che comunque le grandi aziende e le multinazionali avevano già una dopo l’altra adottata: quella di tenere attaccato al collo della bottiglia il relativo tappo evitando così che possa essere disperso nell’ambiente. Un accorgimento semplice ma dall’enorme impatto ambientale, una piccola variazione nella linea produttiva delle bottiglie, permette di non separare il tappo che resta ancorato alla bottiglia grazie a piccole striscioline di plastica.
L’agenda del 2030
Si tratta dei cosiddetti tethered caps, dalle nostre parti ribattezzati tappi solidali, ovvero di tappi pensati per restare agganciati alla bottiglia, un obbligo che, come disposto dalla direttiva UE 904 del 2019, per tutti i contenitori di bevande in PET di capienza inferiore ai tre litri, sarà ora legge. Una direttiva sulla plastica monouso, poiché vieta la vendita di prodotti in plastica usa e getta, dai piatti alle posate, dalle cannucce ai cotton fioc. La decisione del Parlamento e del Consiglio europeo è in linea con l’Agenda Onu 2030 per l’economia circolare, che prevede il divieto di vendita di alcuni articoli monouso in plastica. Lo scopo è quello di combattere l’inquinamento da materia plastica in ambiente marino, ossia di oggetti che si degradano dando origine a pericolose microplastiche che una volta ingerite da pesci o animali rientrano nella catena alimentare dell’uomo. Le nuove norme non si applicano solo alle bottiglie di plastica, ma anche agli imballaggi compositi, come i cartoni del latte o dei succhi di frutta. Sono invece esclusi i contenitori in vetro, che non rientrano nelle categorie interessate dalle nuove disposizioni.