Due emendamenti passati in Commissione al Senato vietano le offerte di tariffe super scontate per il cellulare rivolte in esclusiva a utenti che provengono da determinati operatori
Stop alle tariffe scontate per chi torna dalle compagnie low cost. La commissione del Senato ha stabilito che d’ora in poi le compagnie telefoniche non potranno più offrire contratti a prezzi stracciati, le cosiddette “operator attack”, per recuperare clienti dalle altre compagnie.
Le “operator attack” sono delle offerte particolari usate da anni dai principali gestori di telefonia mobile con prezzi molto più bassi della media del mercato, da 5 a 8 euro al mese, spesso con giga illimitati, ma nascoste. Perchè non si trovano sui loro siti, ma solo in certi negozi o su pagine web non collegate all’home page dell’operatore. Attivabili poi solo dagli utenti che provengono da determinati operatori e richiedendo la portabilità del numero.
Il mercato delle tariffe telefoniche è in continuo movimento, la lotta all’ultimo cliente è pazzesca tra tutti gli operatori che si contendono un nuovo abbonato promettendo tariffe super scontate. Quante volte, pur di riuscire ad attivare quell’offerta di telefonia mobile, più conveniente se si arriva da un gestore piuttosto che da un altro, siamo stati costretti a delle triangolazioni contrattuali per attivarle? Ecco ora tutto questo sta per finire. Il Governo infatti con i DDL Concorrenza, su indicazione dell’Antitrust, sembra essere pronto a mettere una pietra sopra a queste possibilità bloccandole definitivamente e gli emendamenti ad hoc sono stati già approvati dalla commissione del Senato il 24 Ottobre 2023. In pratica viene messa la parola fine alla pratica dell’ “operator attack”. Una pratica diventata abitudinale per compagnie più quotate come Tim, Wind Tre e Vodafone che in questo modo riescono a strappare clienti con prezzi molto più bassi della media del mercato.
Gli emendamenti approvati, in pratica, accolgono una segnalazione dell’Antitrust secondo cui “tali condotte possono avere un effetto estremamente negativo sullo sviluppo della concorrenza nella telefonia mobile” Per l’Antitrust queste offerte contribuiscono “a bloccare lo sviluppo degli operatori nuovi entranti e al limite a provocare l’uscita dal mercato di alcuni di essi, facendo venire meno quello stimolo concorrenziale nei confronti degli operatori tradizionali che ha fin qui apportato numerosi benefici ai consumatori finali”. Ma non per tutti è effettivamente così. L’intervento del Governo mira a garantire prezzi uniformi per tutti i clienti, indipendentemente dall’operatore di provenienza. In secondo luogo, si cerca di tutelare i piccoli operatori, che spesso diventano le vittime preferite di offerte sempre più aggressive, il che può causare la loro scomparsa. E ora questa nuova normativa dovrebbe anche innescare una concorrenza più equa tra i vari operatori e favorire la semplicità delle offerte. Ma secondo alcuni invece il costo medio delle offerte potrebbe aumentare proprio perchè è comunque diminuita la possibile concorrenza.
In un capannone nell'hinterland milanese sono state trovate cose imbarazzanti per essere dei semplici tifosi,…
L'Assemblea Costituente voluta da Conte sta andando avanti ma ci sono alcuni attivisti che contestano…
Anche se non tutti lo sanno, c'è la possibilità di svolgere la mansione di amministratore…
Da amici, quasi nemici a rivali ora di nuovo legati con Andy che diventa allenatore…
Pino Daniele torna sulla scena musicale a 9 anni dalla sua morte. Un nuovo brano…
Forse nemmeno il patron di Tesla si immaginava di poter avere un successo così strepitoso…