Il Garante della Privacy ha avviato accertamenti sui possibili effetti del tilt informatico causato dal software “CrowdStrike”.
Al centro delle indagini il presunto “data breach”, ovvero la violazione di dati personali, nello specifico di utenti italiani. Una conseguenza, insomma, del blackout dei sistemi informatici in particolare nell’utilizzo dei servizi pubblici. “Il Garante – si legge in una nota – si riserva ulteriori interventi qualora si ravvisassero specifiche violazioni che possano riguardare gli utenti italiani”.
Ad oltre una settimana dal tilt informatico, intanto, CrowdStrike, azienda con sede in Texas, negli Usa, ha reso noto che oltre il 97% dei sensori su Windows sono tornati online. Secondo le stime di Microsoft sono stati colpiti 8,5 milioni di computer con Windows a bordo. Il sensore della piattaforma Falcon dell’azienda è un software di sicurezza installato su dispositivi come i computer portatili e da scrivania. Che li protegge dalle minacce informatiche.
L’interruzione è avvenuta perché la piattaforma aveva un difetto che costringeva i computer con sistema operativo Windows a bloccarsi e a mostrare la cosiddetta “schermata blu della morte”. “Siamo consapevoli che il nostro lavoro non è ancora completo e continuiamo a impegnarci a ripristinare ogni sistema interessato. – ha detto George Kurtz, ceo dell’azienda – Non ci fermeremo finché non avremo raggiunto il completo recupero. Sono profondamente dispiaciuto per il disagio causato“.
Le società colpite dall’aggiornamento difettoso del software, intanto, dovranno affrontare 5,4 miliardi di dollari di perdite finanziarie. La stima è sulle aziende che fanno parte della lista Fortune 500, ovvero tra le più grandi al mondo. E potrebbe essere ben più alta, visto che non prende in considerazione Microsoft. Le maggiori perdite finanziarie dirette interesseranno il settore sanitario (1,938 miliardi di dollari), seguito dal bancario (1,149 miliardi di dollari), e infine aereo, per il quale ci si attendono perdite per circa 860 milioni di dollari.
Tilt informatico, la lettera di scuse di CrowdStrike
Il crash di milioni di computer in tutto il mondo è stato causato da un bug nel meccanismo di controllo qualità. CrowdStrike inizierà a utilizzare una strategia di distribuzione scaglionata per gli aggiornamenti. Così da evitare una nuova interruzione globale. Fornirà inoltre ai clienti un maggiore controllo sulla distribuzione di tali contenuti, con note di rilascio dettagliate e puntuali.
Intanto, nelle ultime ore molti utenti hanno condiviso sui social una lettera con cui CrowdStrike si scusa con i suoi clienti per quanto successo. Offrendo un buono da 10 dollari per la piattaforma Uber Eats. Alcuni hanno però hanno riscontrato problemi nel riscattare il buono, segnalando un messaggio di errore nel momento in cui si digita il codice regalo con l’avviso che la carta è stata “annullata dalla parte emittente e non più valida”.