Quando ci si avvicina alle stagioni più fredde è importante vestirsi in modo adeguato, per impedire alle classiche influenze annuali di colpire il sistema immunitario
A quanto pare proverbi e abitudini, fortunatamente, tramandati dai nostri nonni mantengono sempre ben salda la loro affidabilità. Questa è la volta della vecchia e sana “ maglietta della salute” tanto cara a chiunque desideri ripararsi da basse temperature e piccoli malanni invernali.
La discussione è sempre aperta, ma alla fine sembrano prevalere le ragioni di chi la ritiene un’ottima soluzione per l’abbigliamento invernale quotidiano, ma anche per fare sport e scegliere così degli indumenti “intelligenti”.
Il principio è sempre lo stesso, vestirsi a strati. Ed è quindi chiaro che il primo strato, a contatto con la pelle, è fondamentale per la giusta termoregolazione del corpo. Stabilito quindi che la maglia della salute aiuta, e infatti mai nome fu più azzeccato, perché indossarla è davvero salutare, possiamo confermare che riduce l’impatto degli sbalzi di temperatura allontanando il rischio di prendersi un raffreddore, ma anche di beccarsi una congestione dopo un pranzo abbondante, l’insorgere del mal di schiena e di dolori articolari alle spalle, grazie alla sua capacità di mantenere stabile il calore corporeo. La maglia intima ha quindi anche il pregio di assorbire il sudore, evitando così che si producano macchie fastidiose sulle camicie o sui vestiti e di far calare lo scambio di calore tra esterno e interno dell’organismo, riducendo così al minimo la produzione stessa di sudore.
Il cotone può essere considerato un’ottima scelta per il freddo ”da città”. La sua caratteristica principale è l’elevata traspirabilità, ma anche la sua sicurezza a contatto con la pelle, evitando così eventuali irritazioni. Il cotone viene inoltre considerato come un tessuto ottimo per impedire la dispersione del calore corporeo, non trattiene nulla e fa respirare. Se pensiamo invece all’intimo di lana pensiamo a quelle maglie pungenti e irritanti, ma adesso la tecnologia della lavorazione della lana ha fatto passi da gigante e si possono avere capi tecnici che non pungono e non irritano, perché si possono combinare la lana e delle fibre sintetiche elastiche per una vestibilità perfetta. La migliore è la lana merino per la sua capacità naturale di regolare la temperatura corporea, perché ha fibre porose che la rendono traspirante.
Questo fa sì che la lana allontani il vapore caldo dalla pelle e lo faccia confluire nelle fibre stesse, mentre il flusso d’aria impedisce di sentirsi inzuppati dal sudore. Infatti, la lana è più indicata per il grande freddo della montagna, perché se si suda e si indossa una maglia che trattiene il sudore, quando si esce il freddo la fa diventare ghiacciata a contatto della pelle, quindi non più salutare. Se dovesse capitare è necessario asciugare il sudore e cambiare subito la maglia. Altrimenti ci sono i modelli cotone dentro e lana fuori, ottima alternativa. Per chi pratica sport poi, esistono anche maglie in tessuti tecnici per attività agonistica all’esterno.
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