WhatsApp ha implementato da poco la propria intelligenza artificiale – Meta AI – nell’app, ma attualmente sarebbe meglio non utilizzarla.
L’implementazione dell’intelligenza artificiale in ogni device elettronico è ormai divenuta la normalità, con il suo carico di vantaggi e svantaggi. Se è vero da un lato che questi assistenti digitali super intelligenti possono velocizzare e semplificare gran parte delle operazioni quotidiane, è altrettanto vero che consegnare loro i nostri dati e le nostre abitudini può tradursi in un danno per la nostra privacy.
La corsa allo sviluppo delle AI è ormai cominciata da anni e tutti i giganti tech hanno compreso che poterne implementare una nei loro hardware e software sarà necessario per rimanere competitivi nel mercato. Ovviamente anche Meta ha sviluppato la propria intelligenza artificiale e negli ultimi mesi ha deciso di testarla su WhatsApp per capire limiti e potenzialità di questa nuova feature che nelle intenzioni del colosso dovrà essere integrata all’app di messaggistica istantanea.
Nel presentarla Zuckerberg ha dichiarato che si tratta: “Dell’assistente AI più intelligente che potrai usare gratuitamente”, ma il gioco vale la candela? Attualmente Meta AI si trova integrato nell’app in alcuni Paesi dell’America Latina (Messico, Ecuador, Colombia, Cile e Argentina) e non sembra che gli utenti siano soddisfatti della cosa.
Pensato come un assistente nella ricerca e nella creazione di contenuti da condividere su WhatsApp, Meta AI ha il potenziale per migliorare l’esperienza utente sull’app, ma attualmente pare non sia ottimizzata nel migliore dei modi. Diversi utenti hanno infatti lamentato dei malfunzionamenti – si attiva anche quando non richiesto e ogni volta che si va sulla barra di ricerca dei contatti – e tutti concordano sul fatto che allo stato attuale è più invadente che utile.
In questi mesi sono anche sorti dubbi ulteriori sulla sicurezza di questo assistente, visto che la stessa Meta ha consigliato ai propri utenti di non condividere con Meta AI i propri dati personali. Tale precauzione da parte del gigante tech avvalora la scelta dell’ente regolatore europeo di non consentire l’integrazione dell’IA dalle nostre parti finché non verrà verificata la sicurezza della privacy degli utilizzatori.
Nei piani di Zuckerberg, tuttavia, Meta AI sarà il futuro delle sue applicazioni e dunque presto o tardi l’intelligenza artificiale sarà implementata su tutti gli account WhatsApp. Trattandosi di una funzione integrata non si può disabilitare del tutto, c’è però la possibilità di non utilizzarla.
Chiunque voglia che Meta AI non acquisisca dati deve cancellare la cronologia di conversazione con l’assistente digitale nelle chat singole, mentre per quanto riguarda quelle di gruppo è necessario richiedere all’amministratore di cancellare la cronologia per tutti.
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